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22/10/2017
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«COLLEGHIAMOCI AI LAGHI»

Altipiani Torna sul tavolo la proposta con la Valsugana



ALTIPIANI - Sotto la lente d'ingrandimento il collegamento funiviario (o intermodale) tra l'Alta Valsugana e gli Altipiani Cimbri: da tempo un comitato sta lavorando in questo senso, un lavoro sottotraccia che però ha già portato molte amministrazioni comunali ad appoggiare l'idea. Ora scende in campo anche la Comunità di valle degli Altipiani, che all'unanimità ha deliberato una mozione per sostenere il collegamento ritenuto necessario. «Si mettono in relazione territori contigui che insieme completano l'offerta turistica; ai quasi 5 mila residenti degli altipiani si aggiungono i 30 mila residenti della Valsugana e, a queste cifre, aggiungiamo le presenze turistiche», si legge nella mozione che è stata presentata. Il nocciolo della questione evidenzia come ad un turismo montano, fatto di malghe, boschi, passeggiate in quota, si possa abbinare un turismo termale di prim'ordine. Una complementarietà dell'offerta a 360 gradi. «Non c'è dubbio - sostiene Fernando Cetto, albergatore di Levico ed uno dei principali sostenitori dell'opera - gli altipiani sono una terrazza sulla montagna, mentre Levico e la Valsugana rappresentano il top per il turismo lacustre, le terme, la vicinanza ai grandi centri. Non dimentichiamoci che la Valsugana è servita anche dalla ferrovia». Un mix vincente insomma, che potrebbe costituire anche un laboratorio per diversificare ed interpretare in maniera moderna lo sviluppo del fenomeno turistico. «C'è anche il tema sociale - si legge nella mozione - gli altipiani in questi ultimi trent'anni si trovano di fronte ad un fenomeno, quello dello spopolamento e dell'invecchiamento della popolazione che non fa certo ben sperare. Inoltre sono esclusi dalle grandi vie di comunicazione». Infine il tema ecologico-territoriale: «Un sistema di mobilità alternativa potrebbe far diminuire il traffico nelle stagioni turistiche, cresce quindi la cultura e la sensibilità verso un turismo eco-sostenibile».


L'ADIGE
«COLLEGHIAMOCI AI LAGHI»

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